venerdì 31 agosto 2007

Ritorno

Il ritorno dalle ferie comporta la consapevolezza del tempo chefugge. Giusto pochi giorni fa eri distante centinaia - magari migliaia- di chilometri, magari a bordo di una barca, magari all' àncora in un'isola della Grecia... ed ora forse sei qui, seduto da solo nel tuo ufficio, davanti al tuo pc, lo sciabordio dell' acqua sullo scafo e il rumore del vento tra gli alberi è stato sostiuito dal ronzio della ventola del pc e da quello del condizionatore...
Prima di partire ho caricato per bene il mio i-pod, con la buona intenzione di ascoltare anche quegli album che - diciamola tutta - non è che ti facciano impazzire, ma dato che ce li hai, ecco, forse magari in vacanza ti viene voglia di ascoltarli, per riuscire a cogliere quelle sfumature che altrimenti perdi, per poterlo insomma apprezzare di più...
Macchè.
Io andavo in loop con i Killers - in particolare bazzicavo tra Mr Brightside e Everything Will Be Alright - con i Fischerspooner e i Dntel, e finivo sempre che mi addormentavo nella mia cabina con le cuffie nelle orecchie e il relativo filo tutto sbavato...

martedì 14 agosto 2007

Partenza

Una partenza è sempre una partenza e quando qualcuno che abbiamo vicino parte vorremo andare anche noi. Soprattutto se chi parte lo fa per farsi 6 giorni di mare in tempesta, dalla Manica all'Irlanda e ritorno, in un solo botto, tutto d'un fiato. E perchè poi? Per la gloria, per il curriculum? Giammai. Lo si fa perchè si cerca. Si cerca qualcosa, qualcuno, non sai bene cosa ma ti rendo conto di stare cercando. La stessa cosa che potresti fare nella tua stanza, mentre con la mente viaggi ascoltando una canzone, oppure leggendo un libro e immedesimandoti nei personaggi. Si soffre, in mare, si vomita anche l'anima, a volte, il mare sa essere inclemente. Potresti anche odiarlo, il mare, perfino tu che ci navighi fin da bambino. E in momenti come quello davvero solo Dio sa quanto l'ho odiato. Però andare per mare è, oggi, ancora l'unico modo per viaggiare davvero, per andare davvero dove vuoi, senza wizard che ti indicano la strada. Sembra strano ma se sei bravo, oggi riesci ancora a navigare con lo spirito dei nostri antenati. Hai davanti a te solo acqua, scegli tu dove andare. Hai infinte rotte da percorrere, infiniti venti da sfruttare, infiniti porti dove rifiugiarti quando il mare monta. Per me è la metafora perfetta della vita: hai davanti il tuo sterminato mare, scegli tu che vita vuoi vivere.

venerdì 10 agosto 2007

The Brit way

Alcune considerazioni rigorosamente alla rinfusa relative all' ultimo dei miei temporanei trasferimenti in UK.

- L'erba del vicino è sempre la più verde, soprattutto se il tuo vicino di casa si chiama Trinity College oppure King's College. Cambridge è un enorme prato sul quale spuntano come funghi quaellà università che hanno ospitato i più grandi scienziati della terra. E il prato è vero, non è sintetico, ho toccato con mano...
-Il Solent è il luogo migliore per veleggiare. Il tratto di mare tra Portsmouth e la famosa isola di Wight è un turbinio di attività, soprattutto se hai modo di farti un giro un barca a vela durante la Cowes Week, che è la regata più antica della storia. E con 850 barche iscritte anche la più affollata del nord Europa, direi (superata solo dalla Barcolana di Trieste, ma siamo in Mediterraneo....). Tra l'altro è qui che nasce la vela nel senso che intediamo noi. Non a caso la Coppa America ha visto la sua prima edizione qui: il percorso era la circumnavigazione dell' isola di Wight.
-Non capisco perchè si incaponiscano a tenere la sinistra anche nei percorsi pedonali all'interno della tube (con tanto di cartello keep left), quando poi ti mettono le scale mobili a destra...
-Non capisco perchè si ostinino ad usare il doppio rubinetto, hot e cold... mettere un miscelatore pare brutto?
-Sono i piccoli gesti dai quali capisci la civiltà delle persone, quando tutte le cassiere ti sorridono dandoti il resto (e non mi pareva di avere nessuna macchia sulla camicia...) e quando tutti si scusano se per caso ti intralciano involontariamente il cammino.
-Mi fa impazzire vedere - per pranzo - tutti i giovani che lavorano nella city mangiarsi uno spuntino stando seduti sul prato di uno dei numerosi parchi cittadini, in maniera molto ordniata e composta...