
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'.
5 commenti:
Mi venne recapitata, questa, da persona cara assai, via email. Non è che non la conosco, la conobbi eccome! E tanto tempo fa, pure. Ma -come a volte capita- queste parole finirono – di lì a poco –nell’abisso delle memorie, incastonate nei cluster della complessa struttura architettonica della mente. Nonstante uno si dica “Sì, è vero, devo fare così!”, alla fine le buone intenzioni vanno a farsi friggere. Nella maggior parte dei casi, restano – per l’appunto – intenzioni.Ebbene, leggere tali parole, oggi, ha un significato moolto diverso! Sì, perché, forse, oggi, sto davvero seguendo i preziosi consigli di Neruda…
...sacrosante parole direi!
mi susciti sempre la citazione di circostanza del caro Faber...
i becchini ne raccolgono spesso fra la gente che si lascia piovere addosso!
ogni commento sarebbe superfluo. bisognerebbe scriverla sullo specchio del bagno per leggerla ogni giorno, quando ci si alza e ci si prepara per una "noiosa" giornata di lavoro.
una persona assai cara
a.
ed in effetti è così, non posso disdirti, perchè mi pare che tu stia davvero seguendo quei preziosi consigli!
ps: però smetti di fotocopiare le Lonely Planet in ufficio! ;-)
you know, dear friend...
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