mercoledì 18 febbraio 2009

Oggi

Aisha e’ stanca.
Aisha e’ in macchina, sta andando al lavoro. La musica suona piu’ forte delle altre mattine, l’electrodrum, oggi, le fa vibrare il petto, additivo artificiale alla naturale pulsazione.
Scruta il cielo grigio di questa mattina attraverso i suoi occhiali scuri e con uno sguardo serio. Un gabbiano vola alto, chissa’ com’è il mondo visto da lassu’.
Aisha non ha sparecchiato la tavola ieri sera. È tutto rimasto cosi’, i bicchieri ancora umidi di Blanc de Blancs comprato per due soldi al negozio sotto casa. Il tovagliolo dove labbra umide hanno lasciato sorrisi storpi. Le candele ancora calde, dove sguardi hanno sostato brevemente prima di riprendere a incorciarsi intensi.
Non aveva voglia di elimare subito i segni, è un po’ come lasciare che, oggi, il ricordo sfumi piano piano, senza fretta, senza forzature.
A dire il vero lei, Aisha, non ha voglia di fare molte cose, oggi. È stanca.
Vorrebbe, oggi, essere da un altra parte. Oggi, è come se non fosse vissuta. Una non-giornata per liberarsi, ogni tanto. Liberarsi dalle emozioni. Non sentire nulla, per un giorno solo, non chiedo tanto, un giorno soltanto.
E poi, domani, saro’ di nuovo in pista, giuro. Saro' di nuovo ebbra di facce, situazioni e sensazioni immediate e superficiali, Tanto oramai ci siamo abituati.
Aisha, oggi, pensa che questo, a volte, sia un buffo mondo.
Aisha, oggi, è convinta che lei stia solo cercando qualcuno cui dedicare le proprie attenzioni. Niente altro. Possibile che sia cosi’ difficile. E’ gratis, non chiede nulla in cambio. Solo poter dare affetto e amare. Tutto qui. Ma non trova nessuno. In un mondo governato dal concetto del possesso, dove tutto ha un prezzo, qualcuno cerca di regalare il proprio sentimento, ma nessuno pare essere interessato.
Curioso, buffo, vecchio mondo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Curioso, buffo, vecchio mondo...
Davvero!

Rinnovo i complimenti: mi piace come scrivi!

Ciao,

Scott